Calcolatore codice fiscale

Pubblicatoil 5 gennaio 2015 in Programmi | 0 commenti

Calcolatore codice fiscale

Un codice fiscale italiano è formato da 16 caratteri alfanumerici. I primi 15 caratteri servono ad identificare la persona, mentre invece, l’ultima lettera è una lettera di controllo. Più dettagliatamente, è diviso in sette parti, ognuna delle quali è determinata secondo un algoritmo ben definito: tre lettere relative al cognome tre lettere relative al nome due numeri per l’anno di nascita una lettera per il mese di nascita due numeri per il giorno di nascita ed il sesso una lettera e tre numeri relativi al comune di nascita una lettera di controllo Usando questa utility (ma anche qualsiasi altra analoga), non è comunque possibile avere la certezza assoluta che il codice generato sia effettivamente quello corrispondente alla persona inserita. E’ possibile infatti, per due persone con nomi e cognomi simili e nati lo stesso giorno nello stesso comune, che il codice fiscale risulti uguale; in tal caso, l’Agenzia delle Entrate provvede ad effettuare delle sostituzioni dei caratteri numerici. Esattamente come il programma IP Scanner, anche questo è stato realizzato completamente in C, sfruttando le API di Windows e partendo da una versione realizzata in passato in AutoIt. Per il funzionamento del programma è indispensabile la presenza del file Comuni.db, già incluso nel pacchetto scaricabile a fondo pagina, in quanto contenente l’elenco dei comuni italiani e i relativi codici catastali. Se fossi interessato alla versione realizzata in AutoIt, anche se sicuramente inferiore a questa, contattami tramite l’apposito modulo nelle pagine Informazioni o Richiedi programma. Download: Calcolatore codice fiscale (32 & 64...

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Undervolt della CPU con RMClock

Pubblicatoil 14 agosto 2014 in Hardware, Programmi | 0 commenti

Undervolt della CPU con RMClock

L’undervolt è una tecnica volta a ridurre volontariamente, e in modo controllato, la tensione applicata ad un qualsiasi dispositivo elettronico. In questo caso vedremo come applicare questo metodo alla CPU, al fine di ridurne i consumi (aumentando quindi la durata della batteria) e il calore generato mantenendo però intatta la potenza di calcolo. Ogni CPU è infatti “programmata” di serie per lavorare con valori di tensione predefiniti, al fine di evitare categoricamente crash o blocchi del sistema, ma è comunque possibile intervenire manualmente al fine di ridurre questo fin troppo eccessivo margine di sicurezza. Desidero far notare come, se da un lato l’overclock può portare a seri danni fisici, l’undervolt può invece condurre solamente a dei “freeze” (blocchi) temporanei totalmente eliminabili ripristinando una tensione più vicina a quella iniziale Sui desktop l’undervolt è liberamente effettuabile tramite le impostazioni avanzate del BIOS, mentre sulla quasi totalità dei notebook (a cui possessori è rivolta questa guida) sono imposte forti limitazioni ed è pertanto necessario effettuare tutto tramite software, solamente a OS operativo. Inoltre, l’undervolt via software è effettuabile solamente fino alla serie Core2; per i processori più recenti, delle serie Core i3, i5 e i7, non è stato ancora prodotto alcun programma adatto. Prima di continuare, è necessario dotarsi di alcuni software: RightMark CPU Clock Utility (RMClock) – per l’undervolt vero e proprio. CPU-Z – per monitorare la tensione. HWMonitor – per monitorare la temperatura. Orthos (la versione beta è l’unica a supportare il multicore) – per mettere sotto carico la CPU e verificarne la stabilità.     Configurazione generale di RMClock Nella pagina “Settings”, mettere il segno di spunta su “Run at Windows startup” per un avviamento automatico all’accensione di Windows. Consiglio inoltre di selezionare anche “Start minimized to tray” e di impostare l’avviamento su “via Startup registry key”. Nella pagina “Management”, selezionare “Cutom P-state” e, poco più sotto, “Enable OS power management integration”. Nella pagina “Advanced CPU settings”, selezionare, sotto “CPU type selection”, la voce “Mobile”e, immediatamente dopo, anche “Apply these settings at startup”.     Undervolt Sempre in RMClock, aprire la pagina “Profiles” e, come nell’immagine, impostare il profilo corrente su “Performance on demand” e abilitare tutti i moltiplicatori (6.0x, 7.0x, ecc.) elencati sotto “CPU performance states editor”. Suggerisco di lasciare temporaneamente disabilitato, sempre se presente, l’eventuale moltiplicatore di tipo “IDA”, che analizzeremo meglio a fine guida.   Aprire la relativa scheda “Performance on demand”, sulla sinistra, selezionare “Use P-state transition (PST)” e abilitare nuovamente i moltiplicatori. Ora, tornando nella pagina “Profiles”, provare a diminuire di uno step alla volta la tensione del moltiplicatore più alto. Ogni riduzione effettuata deve essere pertanto di 0.0125V (al massimo di 0.0250V se si è ai primi step) e, prima di procedere con la successiva, è necessario effettuare un test di stabilità: aperto Orthos, è sufficiente impostare il test su “Stress CPU”, avviare la procedura e controllare che, per almeno un’ora, non si verifichino blocchi o messaggi di avvertimento (warning). Con CPUZ e HWMonitor è inoltre possibile osservare come si comporta la CPU in merito a tensione e temperatura. Nel frattempo è fondamentale segnarsi l’ultima tensione stabile raggiunta, in quanto a un certo punto il sistema sarà soggetto a dei freeze e quindi ad un riavvio forzato (è sufficiente tenere premuto il pulsante di alimentazione per spegnere il PC). Una volta riaperto...

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IP Scanner

Pubblicatoil 24 luglio 2014 in Programmi | 0 commenti

IP Scanner

Un IP Scanner è un programma in grado di determinare le reti a cui il PC è collegato e, in seguito, rilevare quali altri dispositivi (siano essi computer, smartphone, tablet, ecc.) siano connessi in quel momento. Dopo averne realizzato uno in Autoit, ho deciso di riscriverlo completamente in C (non C++ o C#), facendo leva sulle API di Windows e sfruttando le potenzialità che questo linguaggio fornisce. Infatti, il punto di forza di questo software è sicuramente la leggerezza: l’eseguibile pesa appena 100KB (112 la versione a 32 bit, 93 quella a 64) e anche la memoria utilizzata durante il funzionamento è irrisoria (supera a stento i 3 MB durante la scansione). Inoltre è stato possibile sfruttare pienamente il multithreading, consentendo quindi una risposta immediata dell’interfaccia anche durante le scansioni ma, elemento ben più importante, il potere effettuare più analisi parallele della rete al fine di diminuirne radicalmente i tempi mantenendone comunque l’efficacia. Sebbene le funzionalità non siano innumerevoli come quelle di altri analoghi programmi, ben più famosi, questo IP scanner è stato concepito per chi desidera un’utility portatile (non richiede infatti alcuna installazione) e dall’interfaccia immediata. Se fossi interessato alla versione realizzata in Autoit, anche se sicuramente inferiore a questa, contattami tramite l’apposito modulo nelle pagine Informazioni o Richiedi programma.   Download: IP Scanner.zip (32 bit & 64...

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Sacred 2 Character Name Editor

Pubblicatoil 28 giugno 2014 in Giochi, Programmi | 0 commenti

Sacred 2 Character Name Editor

Sacred 2 è un gioco pubblicato nel 2008 dalla Ascaron. Si tratta del seguito di Sacred: La leggenda dell’arma sacra e, come il precedente, è basato sull’utilizzo di un personaggio scelto direttamente dal giocatore. Con questo programma, sviluppato in Autoit, è possibile cambiare il nome dei personaggi creati nel gioco senza doverne creare uno nuovo e ripartire dunque dall’inizio. Prima di effettuare delle modifiche, consiglio comunque di effettuare un backup dei propri personaggi al fine di evitare qualsiasi spiacevole inconveniente. Come già riscontrato in alcuni casi, certi antivirus potrebbero rilevare il programma come una minaccia per il sistema, ma si tratta ovviamente di un falso positivo. Tale comportamento è dovuto proprio al fatto che lo scopo del programma è quello di modificare dei file personali (quelli appunto dei personaggi). Download: Sacred 2 Character Name Editor Changelog v0.2.1 Risolto un bug a causa del quale l’editor veniva a volte riconosciuto come minaccia informatica da alcuni antivirus.   v0.2 Prima release...

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